Esse hanno una complessità che dipende da diveri fattor:
- Hanno radici neurobiologiche;
- Sono vissute come esperieznze soggettive in relazione alle proprie motivazioni e hai propri obbiettivi;
- Possiedono valenza sociale nelle relazioni;
- Sono definite dalla cultura di appartenenza;
Successivamemte, negl'anni settanta, 3 americani, Paul Ekman, Carroll Ellis Izard e Friesen si dedicano alle manifestazioni universali delle emozioni .
Ekman effettuò nel 1971 una serie di esperimenti in Nuova Guinea per appurare l'esistenza di emozioni comuni; verificandone la capacità di lettura nel volto delle persone. Dalle sue rilevazioni emerse che l'esistena di alcune emozioni primarie:
- SORPRESA: si origina da un eventoinaspettato, seguito da paura o gioia;
- (DISPREZZO: sentimento o atteggiamento di totale mancanza di stima, disdegno e rifiuto verso persone o cose);
- DISGUSTO: risposta repulsiva a cose e persone che possone recarci danni;
- PAURA: emozione determiata dall'istinto che ha come obbiettivo la sopravvivenza del soggetto ad una situazione pericolosa;
- FELICITA'/GIOIA: stato d'animo positivo di chi ritiene soddisfatti i propri desideri;
- TRISTEZZA: si origina a seguito di una perdita o da uno scopo non raggiunto;
- RABBIA; generata dalla frustrazione e impotenza che si può manifestare attraverso l'aggressività;
Ekman eiconnobbe amìnche delle EMOZIONI SECONDARIE. Esse sono tutte quelle emozioni originate dall'unione di emozioni primarie. Queseti stati d'animo si sviluppano con la crescita dell'individuo e con l'integrazione sociale.
Esse sono:
- ALLEGRIA;
- INVIDIA;
- VERGOGNA;
- ANSIA;
- RASSEGNAZIONE;
- GELOSIA;
- SPERANZA;
-PERDONO;
- OFFESA;
-NOSTALGIA;
-RIMORSO;
-DELUSIONE;
Queste sono delle emozioni più colpesse e hanno quindi bisogno di più elementi esterni o pensieri eterogenei per essere attivate.
Vadena. 18.05.2017